La pittoscultura di Giovanni Pedote
Dal 7 al 15 luglio presso il porticato del Museo Pino Pascali avrà luogo la mostra di pittoscultura, aperta al pubblico, di Giovanni Pedote. L'artista, alias Giope, ha 58 anni e vive e lavora a Polignano. La passione per la pittoscultura risale agli anni '70 quando per lavoro (telecomunicazioni) ha dovuto viaggiare nel Medioriente, Giordania, Egitto, Arabia Saudita, dove ha conosciuto artisti locali che scolpivano su pietre e sulla sabbia trattata con colle alcuni segni che per loro era un messaggio in lingua locale comprensibile. Quelle stesse scritture sono rimaste nella mente dell'artista come segni significativi che lo hanno accompagnato fino ad oggi.
Torna a proporsi il portico del Museo Pino Pascali, dal 22 al 30 luglio Giovanni Pedote, artista di origine polignanese e di levatura nazionale, con uno stile incisivo ed una forza descrittiva, graffiante, collocata in un astrattismo che lascia spazio al sogno ed alla fantasia. Dopo un viaggio di due mesi attraverso l'Argentina, dai ghiacciai del sud alle foreste del nord, dal deserto della Patagonia ai colori accecanti della Quebrada ed infine al fascino di Buenos Aires, l'animo dell'artista è rimasto profondamente inciso, come tatuato, da questa esperienza, lo si sente enelle opere, nelle stupende pittosculture che questa estate Giovanni Pedote ci propone. Una mostra da non perdere per provare nuove emozioni, percependo l'arte che cresce e crea fresche sorgenti d'acqua pura.
Ultimo fine settimana per ammirare le pittosculture di Giope, Giovanni Pedote, in mostra presso il porticato della biblioteca comunale. In esposizione tre "momenti" del suo fare artistico, tre divagazioni dell'arte che vanno dalle scatole in legno cesellate a mano, agli spiazzanti monocromi invasi dal passaggio scultoreo, passando dagli intriganti oggetti in legno e pietra. Unico comune denominatore una manualità sapiente, che indaga la materia con curiosità e passione.
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